A chi comunico i tuoi dati, perché e come li tratto
In
questa informativa ti racconto come gestisco i dati personali raccolti
da questo sito e nella mia attività quotidiana. Come sai, io sono Mario Galli,
svolgo questa attività non a tempo pieno e trovi tutti i
miei dati nella sezione chi sono e disclaimer; nel momento in cui tu mi comunichi dei tuoi
dati personali, divento responsabile del loro trattamento.
I criteri con cui gestisco i dati si basano sulle norme che regolano la materia privacy (d. lgs. 196/2003 “Codice Privacy” e Regolamento UE 679/2016 “GDPR”) e, più in generale, sui miei principi di trasparenza, riservatezza e correttezza. Nessun altro può avere accesso a questi dati.
I criteri con cui gestisco i dati si basano sulle norme che regolano la materia privacy (d. lgs. 196/2003 “Codice Privacy” e Regolamento UE 679/2016 “GDPR”) e, più in generale, sui miei principi di trasparenza, riservatezza e correttezza. Nessun altro può avere accesso a questi dati.
Uso del modulo contatti
Se mi scrivi io uso i tuoi dati per risponderti. I tuoi dati restano memorizzati nel mio archivio di posta elettronica (Gmail), nel database del sito e nei miei backup; sono io il titolare e responsabile del trattamento dei dati, che non cedo a nessun altro a meno che tu non mi autorizzi a farlo.Navigazione nel sito
Anch’io, come milioni di altri proprietari di siti, sono curioso di sapere quante persone leggono il mio sito, quante pagine vengono aperte, da dove provengono i lettori, e amenità simili.Per avere questi dati, uso Google Analytics, che è un ottimo servizio gratuito fornito da Google; ho impostato Google Analytics in modo che il tuo indirizzo IP venga anonimizzato, attraverso l’azzeramento dell’ultima parte dell’indirizzo stesso.
Le informazioni generate dal cookie di Google Analytics sull’utilizzo del sito web da parte tua (compresa la prima parte del tuo indirizzo IP) vengono quindi trasmesse a Google e depositate presso i suoi server negli Stati Uniti. Google usa queste informazioni per tracciare e esaminare l’uso del sito da parte dei visitatori, e fornire questi dati, in forma aggregata e mai collegati alla tua identità, attraverso i report di Analytics e i suoi altri servizi informativi (es. Google Trends).
Google potrebbe trasferire queste informazioni a terzi nel caso in cui questo sia imposto dalla legge o nel caso in cui si tratti di soggetti che trattano queste informazioni per suo conto; l’informativa su privacy e uso dei dati di Google Analytics è qui.
Io uso i dati delle analytics per capire meglio cosa ti piace e cosa non ti interessa, e per migliorare i contenuti di questo blog.
Se non vuoi che la tua navigazione sia tracciata, nemmeno in forma anonima, da questo o da altri siti che usano Google Analytics (ce ne sono milioni online…), puoi scaricare il componente aggiuntivo per disattivare l’invio dei dati di navigazione a Google Analytics: funziona con i browser più diffusi ed è distribuito gratuitamente da Google.
No retargeting
In questo sito non uso il pixel Facebook per fare retargeting, cioè per farti vedere su Facebook della pubblicità coerente con pagine che hai già visitato.La ritengo una pratica invasiva; io personalmente preferisco vedere pubblicità che mi interessa piuttosto che cose di cui non mi importa nulla, e comunque cerco di stare attento a non insistere fino a diventare molesto :-)
Il retargeting utilizza i cookies, e i tuoi dati di navigazione non vengono collegati alla tua identità e ai tuoi dati personali.
E in conclusione…
Grazie per avere letto fino in fondo le spiegazioni su come uso i dati che raccolgo, anche in forma anonima, attraverso il mio sito.Ti ricordo che hai diritto di avere queste informazioni, di chiedermi di cancellare i tuoi dati in mio possesso, e addirittura di sporgere reclamo presso l’autorità se ritieni che io stia violando i tuoi diritti.
L’attenzione alla privacy sarebbe una cosa bellissima se norme scritte senza pensare alla loro effettiva applicabilità non ce la facessero odiare; da parte mia, io cerco di usare la tecnologia per essere d’aiuto, e non per infastidire le persone, che sono più importanti di ogni altra cosa.