giovedì 2 novembre 2017

Via Alceste Trionfi, ex Via di Villa Cellere

Via di Villa Cellere doveva ricalcare in parte il percorso dell'attuale Via Alceste Trionfi.



Incuriosito dal commento di una lettrice al post su Via Romolo Balzani, nel quartiere di Villa de Sanctis, che mi chiedeva se si poteva trovare qualcosa su Via Alceste Trionfi, confinante con Via Casilina (la vecchia via era Via di Villa Cellere), sono andato a fare una ricerca ed ho trovato delle informazioni che nemmeno io conoscevo.

Non so quanti di voi stiano cercando informazioni su via di Villa Cellere o sulla stessa Villa Cellere, ma quello che ho potuto trovare di ufficiale si trova sul sito della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

Di Villa Cellere ad oggi non rimane assolutamente più nulla e doveva sorgere all'incrocio tra via Casilina 769 e Viale della Primavera. Oggi, al posto di Villa Cellere, sorge un supermercato. 

Ma che cosa era Villa Cellere? Qui ho pubblicato un aggiornamento.

Il sito della Pontificia Commissione ci aiuta a capire meglio. Esso chiama la zona "IPOGEO DI VILLA CELLERE":

E' un ipogeo privato forse legato a un latifondo, con estensione limitata e senza segni superstiti di cristianità, costituito da una larga galleria non rettilinea alle cui estremità sono due piani inclinati che terminano in due scale; all'esterno di quella nord si conservano i resti del vestibolo d'accesso, a pianta quadrata e pavimentato in mosaico, datato alla prima metà del IV secolo. Nella galleria si aprono sei cubicoli e quattro gallerie cimiteriali, simmetricamente disposti. Sia la galleria principale che i cubicoli sono pavimentati a mosaico con quattro emblemi posti in corrispondenza di altrettanti incroci; la raffigurazione di un uccello con un ramo tra le zampe non può essere considerata cristiana.
L'organizzazione degli ambienti ha fatto pensare alla presenza di più nuclei familiari; i loculi della galleria principale, di quelle minori e delle scale erano forse destinati a schiavi o dipendenti dei proprietari. Oltre alla data proposta dalla decorazione del vestibolo di accesso, mancano elementi utili per la cronologia del complesso.
L'ipogeo fu scoperto nel 1830 dalla famiglia Del Grande invaso dal fango e già devastato in antico; lo si ritenne allora legato alla catacomba dei Ss- Pietro e Marcellino: (Visconti (1942); Marchi (1844-47). Durante la seconda guerra mondiale fu usato come rifugio antiaereo con conseguenti ulteriori danni: Fasola (1978).

(Santamaria. Scheda n. 38)
Al IV miglio della antica Labicana. Ingresso dal n. 768 dell'odierna Casilina a circa 400 m dalla Catacomba dei Ss. Pietro e Marcellino.
Ampiezza circa 100 m.
Sepolcro famigliare di epoca costantiniana. Scoperto nel 1838.
Una scala conduce ad una vasta galleria riccamente decorata. Il pavimento è in marmi policromi e anche le pareti sono rivestite idi marmo. Ai lati di queste si aprono 14 arcosoli, 2 gallerie e 6 cripte. Alcuni studiosi pensarono che fosse una parte di quella di Pietro e Marcellino, altri la tomba dei Ss. Coronati ed altri ancora il sepolcro di membri della famiglia imperiale. Quasi sicuramente l'ipogeo non era cristiano, infatti nessun segno di cristianesimo è stato notato: solo una colomba raffigurata in un mosaico potrebbe avere un qualche significato, mentre la sepoltura nei loculi laterali delle gallerie era spesso usata, nel III e nel IV secolo, anche dai pagani.

Ipogeo di Villa Cellere o di Vigna del Grande 19 novembre 1952 - gennaio 1992
  • descrizione del contenuto - Corrispondenza su: scarichi di acque in catacomba, lavori eseguiti (stralcio a stampa con piccola relazione sulla catacomba a cura di Josi (?) (1953), conseguenze per la costruzione di viale della Primavera (1982), affidamento lavori di rilievo delle gallerie: presente disegno (Ferrua?) e planimetrie (1:200, 1:1000).
    Assuntore di custodia: lettera di Santa Maria al Sig. Galileo Nardecchia di consegna delle chiavi dell'Ipogeo (9 gennaio 1977)
  • note - Vedi anche il fascicolo "Appunti di scavo di Padre Umberto Maria Fasola" (busta ASD/81)
L'ipogeo è tutto ciò che oggi resta dell'antica Villa Cellere. Villa Cellere o Vigna del Grande fu demolita nel 1960 e molti frammenti antichi furono poi raccolti nei locali dell’ipogeo. Agli inizi del Novecento lo studioso Ashby segnalava la presenza di alcune iscrizioni sepolcrali, tra cui un cippo di travertino nel muro della villa (V PVC LICVMDERV LIBERTEI E LIBERTABV A LIVIVS C L TABIANV IN AGRV P X) attribuibile secondo lui al I sec. d.C. 

Villa Cellere divenne famosa alla fine dell’Ottocento poiché nel suo giardino si svolgevano duelli; e proprio in duello all’arma bianca qui vi morì Felice Carlo Emanuele Cavallotti (Milano, 6 ottobre 1842 – Roma, 6 marzo 1898) politico, poeta, drammaturgo e patriota italiano, fondatore, insieme ad Agostino Bertani, dell'Estrema sinistra storica, movimento attivo tra il 1877 e l'avvento del Partito Radicale Italiano (1904).

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