giovedì 16 novembre 2017

Palazzo della Esso Italiana e gli anni '70 a Roma.


Una delle spiegazioni date per la sua forma insolita è che, poiché l'area era paludosa, le fondamenta dovevano essere molto profonde. Infatti il sito ArchiDap riporta: “Il punto di partenza del progetto è consistito in un problema statico, ossia le difficoltà legate alla scarsa capacità di portanza degli strati superficiali del terreno dovute al fatto che l’area su cui sorge è situata nei pressi dell’argine del fiume Tevere ( cfr. Architetture di Julio Lafuente, Ludovico Quaroni, Helio Pinon, Officina Edizioni, Roma, 1982)”.


Sicuramente è l'edificio più interessante di un nuovo quartiere degli affari che si è sviluppato alla fine degli anni ‘70 nei pressi del Castello della Magliana, una residenza di caccia papale rinascimentale sulla riva destra del Tevere. La caccia è sempre stata un passatempo preferito dai ricchi; Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV, amava la caccia e trasformò una fattoria a cinque miglia a sud di Porta Portese in un piccolo capanno da caccia; Papa Innocenzo VIII, Papa Giulio II e Papa Leone X ampliarono e abbellirono l'edificio. 


(a sinistra) Sezione costruita da Papa Innocenzo VIII; (a destra) fontana con lo stemma di Papa Pio IV

In particolare papa Leone X si è divertito a trascorrere occasionalmente giornate invernali soleggiate in questo lodge (il sito era molto malsano in estate). Papa Pio IV era solito rilassarsi qui. A causa della sua posizione non protetta, la loggia è stata fortificata e dall'esterno ha l'aspetto di un piccolo castello.
Mentre durante il Rinascimento nessuno si opponeva al fatto che un Papa passasse il suo tempo a cacciare, nei secoli successivi questo passatempo non era più considerato appropriato per un Papa e la loggia fu abbandonata. Oggi fa parte di un ospedale gestito dall'Ordine dei Cavalieri di Malta.
Papa significa padre ed è il titolo del vescovo di Roma e capo della Chiesa cattolica romana. Questo titolo era usato nelle iscrizioni medievali dove in alcuni casi era scritto come "P.P." (Pater Patrum). Durante il Rinascimento, ma anche in seguito, i Papi preferirono usare un titolo (Pontifex Maximus - Pont. Max. O P.M.) che faceva parte del sistema di governo dell’Antica Roma. Pontifex Maximus era un magistrato incaricato di presiedere le più importanti cerimonie religiose; dopo Augusto divenne un titolo dato agli imperatori che molto spesso venivano ritratti in statue come Pontifex Maximus.

(a sinistra) Frammento antico e dietro la Croce di Malta sulle ex scuderie; (a destra) iscrizioni che celebrano papa Innocenzo VIII (sopra) e papa Giulio II (in basso - errata)
 
Fatta questa breve disamina, l'opera architettonica del Palazzo della Esso Italiana fa ormai fa parte dello skyline dell’autostrada Roma-Fiumicino e fu commissionata dalla multinazionale della benzina 


Esso che voleva a Roma un edificio adeguato al prestigio e al potere del marchio noto in tutto il mondo. Il complesso, che ha ricevuto negli anni riconoscimenti in tutto il mondo, è uno dei pochi lavori moderni inserito nella "Carta dellaQualità" del Piano regolatore.

L'edificio è stato progettato da Julio Lafuente e Gaetano Rebecchini.
Sindaci di Roma durante la costruzione del palazzo furono Giulio Carlo Argan e, successivamente Luigi Petroselli.


Il mandato di Argan (primo sindaco non democristiano di Roma) fu un periodo molto difficile per Roma, colpita dal terrorismo degli anni di piombo (si ricordi su tutti il rapimento Moro ed il ritrovamento del cadavere il 9 maggio 1978 a via Caetani a Roma). 

Fu anche il periodo di notevoli tensioni sociali a livello mondiale e Roma non era esente. L'eccessiva crescita dei tassi di inflazione, la diminuzione dei tassi di crescita della popolazione e l'aumento della disoccupazione, misero in discussione il processo di stabilizzazione economica e sociale dei paesi capitalistici più sviluppati. Gli effetti di ciò si manifestavano in modo contingente nella brusca impennata dei prezzi petroliferi e l'abbandono del sistema dei cambi fissi con la connessa svalutazione del dollaro che, insieme, contribuirono ad aggravare la situazione economica e sociale. Il forte aumento del prezzo del petrolio fu dovuto a un evento politico nell'area asiatica (in quest'occasione si trattò dell'avvento al potere di Khomeini in Iran e della successiva guerra con l'Iraq di Saddam Hussein; entrambi gli avvenimenti determinarono un brusco calo della produzione di petrolio). Anche in questo caso l'aumento dei prezzi del greggio si tradusse in  una forte inflazione, diffusa in tutto il mondo occidentale.


Oltre a ciò si aggiunga che a Roma era avvertita fortemente la presenza della malavita della Banda della Magliana con il sequestro del Duca Grazioli Lante e l’omicidio Nicolini e la conseguente presa del potere criminale. 

Grazie ad Argan ed al suo giovane assessore alla Cultura Renato Nicolini, ebbe vita l'esperimento dell'Estate romana, ormai divenuto un evento fisso nella vita della città ma ritenuto, all'epoca, un autentico azzardo.

Uomo cauto e misurato, Argan sostenne la difesa dell'ambiente e la riqualificazione storico-urbanistica della città e, su impulso dell'urbanista Antonio Cederna, pose le premesse per il rilancio dei Fori imperiali, coniando in tale occasione lo slogan “O le automobili o i monumenti”. Impedì inoltre la costruzione di un albergo a quattro stelle in un'area a Villa Piccolomini, in uno dei punti più panoramici di Roma. Si dimise il 27 settembre del 1979, motivando la scelta con le sue precarie condizioni di salute, e gli succedette Luigi Petroselli (foto sotto) esponente del PCI che si impegnerà nella realizzazione delle idee di Cederna per il ripristino dei Fori e dell'area archeologica centrale. 


Viste le tensioni sociali in Italia, Petroselli tentò in quegli anni di realizzare il grande progetto di avvicinare culturalmente e fisicamente le periferie e le borgate al centro della città. Nei suoi due anni da Sindaco di Roma centinaia di migliaia di cittadini delle borgate ottengono l'allacciamento alla rete idrica e fognaria.

lunedì 6 novembre 2017

Modellini di Roma antica (Gismondi e Lanciani)


Costruito da Italo Gismondi tra il 1933 ed il 1937, successivamente esteso e ripristinato nel 1990-1991, il modello è costruito a scala 1:240 (come la mappa di marmo di Severus) e si estende oltre cinquantacinque piedi. Esso e altri materiali della mostra del 1937 sono esposti nel Museo della Civiltà Romana (Museo della Civiltà Romana).
Il modello si basa su un'altra opera eccezionale, la Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani (1893-1901).



L'atlante topografico di Rodolfo Lanciani, pubblicato nel 1901, è una serie di quarantasei piani dettagliati di grandezza 25 x 36 pollici, con Roma antica disegnata in nero e la città moderna disegnata in rosso. Le piastre originali sono state disegnate a scala 1: 1000. Nel 1990 l'atlante è stato ristampato da Edizioni Quasar in scala 1: 2000.
In questo grande dettaglio dalla piastra 29, si può vedere il Foro Romano, con il Palatino sotto, il Tempio di Venere e Roma ed il Colosseo.



Confrontate ora questa visualizzazione satellitare di Google Earth presa da 105 metri di altezza.