mercoledì 24 novembre 2021

Il modo più veloce che conosco per visitare Roma

Immagina te stesso a spasso (o in bicicletta) lungo via Prenstina, a Roma. La tua passeggiata inizia da Porta Maggiore e segue l’antica via romana che porta a Praeneste (Palestrina). 

Porta Maggiore
Poco dopo la caduta dell’impero romano la strada fu abbandonata e fu riaperta solo nella seconda metà del XIX secolo. Oggi il tratto iniziale di via Prenestina è una zona altamente popolata e alcuni dei monumenti antichi mostrati in questa pagina sono circondati da alti palazzi.

La sopraelevata di Via Prenestina
Torrione Prenestino
Passato il ponte della ferrovia e superata la sopraelevata, ti ritrovi sulla sinistra il Torrione: si tratta di un muro circolare che circondava un tumulo. La via Prenestina era meno importante di altre strade romane, come la via Appia o la via Flaminia, tuttavia alcuni ricchi romani la scelsero come luogo per erigere le loro tombe; probabilmente erano proprietari di alcune ville nella zona o venivano da Praeneste. Questo che ti trovi davanti ora era un grande mausoleo; purtroppo fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale, quando questo quartiere di Roma venne bombardato, a causa della sua vicinanza ai magazzini ferroviari della città. A causa della sua vaga somiglianza con una torre fu chiamato il Torrione; dopo la guerra la terra venne rimossa e venne scoperta la camera di sepoltura.

Adesso cammina ancora per un po', via Prenestina procede in discesa ed alla fine di questa ti troverai a Largo (piazza) Preneste: questo è il centro di un borgo molto trafficato e congestionato di Roma. 

Colombario di Largo Preneste

Una piccola tomba romana (colombario) fatta di mattoni e avente la forma di un piccolo tempio sembra quasi totalmente fuori dal contesto. L’edificio è stato usato per secoli come casa o granaio e piccole finestre sono state aperte nelle spesse mura romane. 

I periodici allagamenti di Largo Preneste

Quando a Roma piove copiosamente, questa zona si allaga sempre. Potresti scommetterci! Ma il problema non è dell'urbanizzazione, almeno in questo caso. Qui l'acqua c'era ancora prima delle case, qui passava il fosso della Marranella (affluente dell'Aniene) e vicinissimo troviamo il lago Ex Snia (una capatina potresti farcela, anche solo per conoscerne la curiosa storia che ha portato alla sua scoperta).

Lago Ex Snia

Qui vicino, il fosso della Marranella riceve le acque delle sorgenti del bullicame o bollicante, cosiddette per la presenza in esse di emanazioni gassose sulfuree.

Lasciato Largo Preneste alle tue spalle, arriverai al terzo miglio di Via Prenestina; qui un giardino pubblico (Villa Gordiani) offre una vasta gamma di edifici antichi. L’area è conosciuta come Tor de’ Schiavi, ma non ha niente a che fare con la schiavitù; il nome deriva da Vincenzo Rossi dello Schiavo che acquisì gli edifici e la terra vicina nel 1571. Nel Medioevo era stata costruita una torre in cima ad una sala ottagonale coperta da una cupola che probabilmente faceva parte di antichi bagni. La parete cilindrica al centro ha sostenuto i gradini che conducono alla cima della torre medievale.

Tor de'Schiavi

Il giardino fu chiamato Villa Gordiani dopo gli imperatori romani Gordiano I, Gordiano II e Gordiano III; furono imperatori nel 238-44 d.C., durante un periodo di turbolenza conosciuto come l’anarchia militare; la loro famiglia aveva una grande tenuta nella zona. 

Scorcio di Villa Gordiani
Il restante edificio principale tuttavia è stato eretto più tardi, all’inizio del IV secolo d.C. Non sappiamo ancora a chi era stata dedicata la grande tomba circolare. In questo giardino l’esistenza di un grande complesso di vasche è dimostrata da diverse cisterne con una grande capacità di stoccaggio. 

Cisterna maggiore Villa Gordiani

Lascia ora qui Villa Gordiani e prosegui fino ad arrivare all'incrocio con viale Palmiro Togliatti. Prima di oltrepassarla e proseguire lungo la Prenestina, merita una visita l'Acquedotto Alessandrino al Fosso di Centocelle.

Acquedotto Alessandrino oltrepassa il Fosso di Centocelle, ora Viale Palmiro Togliatti

Gli acquedotti testimoniano le tecniche avanzate di costruzione sviluppate dagli ingegneri romani; il movimento dell’acqua si basava sulla gravità e ciò significa che era necessario un gradiente adeguato lungo tutta la lunghezza dell’acquedotto, il cui percorso è stato attentamente pianificato per sfruttare quanto più possibile la forma del terreno; 
La ciclabile che passa sotto l'acquedotto

nel caso dell’acquedotto costruito dall’imperatore Alessandro Severo nel 226 d.C. per l’approvvigionamento dei bagni in prossimità di Palazzo Madama, gli ingegneri hanno trovato un percorso che ha mantenuto il condotto d’acqua molto vicino al livello naturale del terreno; questo non fu possibile tuttavia nella depressione vicino a Via Prenestina e fu costruita un’imponente serie di archi per colmare il divario. La depressione era il fosso di Centocelle, intubato per fare posto a viale Palmiro Togliatti.

Dopo questa piccola deviazione, puoi proseguire verso la zona di Tor Tre Teste. Il paesaggio della Campagna Romana è stato caratterizzato da antichi acquedotti e da torri medievali fino all’inizio del XX secolo. Tor Tre Teste fu chiamata così dopo il rinvenimento di un rilievo funerario raffigurante tre teste murate alla sua base (ora sostituito da una copia).

La torre e le tre teste (in basso a destra)
Ed ora puoi arrivare al IX miglio della Via Prenestina. Forse non te ne sei accorto, ma il ponte sul quale stai camminando, e dove passano migliaia di automobili al giorno, è un ponte di 125 metri costruito nel I secolo a.C. Gli antichi romani avevano una grandissima voglia di progettare strade dritte e per ottenere questo risultato spesso non compromettevano il paesaggio. Tuttavia, quando si vede il piccolo ruscello sotto il ponte (anche supponendosi più largo 2000 anni fa), la decisione di costruire un ponte così grande può essere giustificata solo dalla politica delle opere pubbliche che il Senato e gli imperatori metteranno in pratica, ovvero tenere occupati i plebei romani. Una politica simile è stata seguita dai papi: Papa Clemente XI giustificava le spese per nuove chiese, fontane, ecc. dicendo: “è tutta beneficenza!"
Ponte di Nona, data incerta

Ponte di Nona oggi

Qui sotto trovi un video realizzato in bicicletta e che incontra poiù o meno i posti di cui ti ho parlato nel post.


Se ti è piaciuta questa passeggiata me lo scriveresti nei commenti? La faresti? A piedi o in bicicletta?

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