venerdì 27 ottobre 2017

Villa Gordiani quartiere popolare e l'espansione di Roma Capitale negli anni '50.



Si trattava di un quartiere di edilizia popolare iniziato ad edificare tra il 1952 ed il 1955, dunque la foto dovrebbe essere di quell'epoca. Per Roma erano passati pochissimi anni dalla Seconda Guerra Mondiale; il comune era a guida centrista, dopo la scelta di De Gasperi (DC) di non allearsi con Socialisti e Comunisti.  Dal dopoguerra, Sindaco di Roma era stato Rebecchini nel 1946, poi una parentesi commissariale con Mario De Cesare, poi di nuovo Rebecchini dal 1947 al 1956, dapprima sostenuto da democristiani, liberali e qualunquisti (Partito dell'Uomo Qualunque), poi dal 1956 sostenuto da democristiani, liberali, repubblicani e socialdemocratici. 

Non era ancora l'epoca del boom economico, e l'Italia (con Roma inseme) viveva anni di tensioni che sfociavano in contestazioni.
Come spiega Wikipedia sulla non dettagliatissima pagina dedicata a Rebecchini, "nel 1955 fu aperto al pubblico il primo tratto della metropolitana di Roma (Termini-EUR) e nel 1951 fu inaugurato un tratto del Grande Raccordo Anulare che, cinque anni dopo, era già completato per circa il 75%; fu anche realizzata l'apertura della Via Cristoforo Colombo sino all'EUR, e il suo prolungamento sino ad Ostia con fondi ANAS. L'amministrazione Rebecchini si impegnò perché si portassero a termine altre opere pubbliche programmate e avviate durante gli ultimi anni del regime fascista, come l'allargamento del tratto urbano di via Prenestina. Fu infine avviato un consistente programma edilizio, in particolare con i fondi INA-Casa (legge Fanfani), che comportò la realizzazione, tra il 1949 e il 1959, di oltre 110.000 vani di edilizia economica e popolare (Italo Insolera, Roma moderna, cit., pag. 192 e succ.ve). Sul lato della pianificazione e programmazione urbanistica, nel 1953 Rebecchini affidò a una commissione di 90 esperti (il "Comitato di elaborazione tecnica") il compito di elaborare un nuovo Piano Regolatore Generale di Roma (il "Piano del C.E.T."), in sostituzione di quello del 1931 ancora in vigore e ormai in via di scadenza. Durante il suo mandato, Roma fu scelta dal CIO quale città organizzatrice dei Giochi della XVII Olimpiade (15 giugno 1955) e fu gemellata con Parigi (21 aprile 1956)".

Per le sue politiche di espansione edilizia, Rebecchini subì grandi contestazioni da parte dei partiti di opposizione. Quel sistema era, all'epoca, considerato necessario per vari ordini di motivi: creazione di posti di lavoro; rispondere alle richieste di alloggi popolari in conseguenza dei un grande esodo verso Roma, sia dalla provincia stessa, ma soprattutto dal Sud Italia.

Per maggiori approfondimenti sulla storia di questo nuovo (per l'epoca) quartiere potete consultare l'interessantissimo PDF che vi lascio a questo link (Studi sulla periferia est di Roma a cura di Giuseppe Strappa ed. Franco Angeli).

Progettisti del complesso di case popolari furono Mario De Renzi e Saverio Muratori.

Ora confrontiamo la foto in alto con una seconda foto presa da Google Street View. 



Al numero 1 ho segnato quello che, presumibilmente doveva essere il punto in cui era fissato il cartellone. Se osservate la foto vecchia, noterete che al centro della Via Prenestina passano comunque dei binari del tram (da non confondere col trenino Roma-Fiuggi che invece passava sulla Via Casilina). Se quel cartellone era piantato in quel punto, evidentemente il tram ancora non passava di là, ma era stata comunque fatta una predisposizione. Rammento che la stessa via Prenestina come oggi la conosciamo, non aveva la stessa estensione che ha oggi (fino a Gallicano, Zagarolo e Palestrina, dove arriverà nel 1960). 

Al numero 2 è segnata la posizione della Torre degli Schiavi che dà il nome alla via poco distante (Via Tor de' Schiavi) di cui abbiamo avuto modo di parlare approfonditamente qui. Come è possibile vedere in foto, dalla visuale che abbiamo, è ormai coperta interamente dai pini posti lungo la strada.

Al numero 3 ho segnato il tratto di via Prenestina, attualmente incrocio con Via Dignano D'Istria (da quella parte) e Largo Irpinia e Viale Partenope alle spalle di chi guarda. 

Al numero 4 la parte più interessante, probabilmente della foto. Nella foto nuova non si vedono perché coperte dai pini, ma nella foto vecchia si vede una lunga palazzina bianca. Osservando le mappe e facendo una trasposizione, potrebbe trattarsi proprio del complesso in costruzione di Villa Gordiani che, ad oggi, appare così:


All'epoca doveva apparire veramente diverso, in effetti in una foto di Roma Sparita si vedono le bianche mura delle case in costruzione:

 Eccole in una foto, probabilmente contemporanea a quella iniziale.


Questo, infine, è il complesso come appare oggi. L'edificio più in basso a forma di "L" aperta dovrebbe essere quello in questione, che si vede sullo sfondo della prima foto al numero 4.

Infine al numero 5 ho segnalato lo sfondo di Via Prenestina. Oggi sappiamo com'è e dove arriva, ma per molti versi le foto antiche in circolazione sono veramente poche e non è facile ricostruire molti luoghi. Se tra i lettori ci fosse qualcuno che è interessato e vuole collaborare per uno studio più approfondito, potete contattarmi. Grazie.

Se vi è piaciuto questo post commentate e condividete. Vi risponderò se avrete domande da farmi.

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