giovedì 12 ottobre 2017

Roma, la Fontana Bella a Porta Furba

Compresa tra un pilone dell’Acquedotto Claudio ed uno dell’acquedotto Felice è stata restaurata o ricostruita da Papa Clemente XII (Lorenzo Corsini) nel 1733 su probabile disegno del Vanvitelli. La fontana originaria è invece datata 1586 ad opera dell’architetto Domenico Fontana e doveva far parte delle fontane volute da Sisto V, tutte alimentate dall’acquedotto Felice, atte a dissetare i viandanti, agricoltori ed abitanti della zona.




L’aspetto della fontana evidenzia un mascherone dai caratteri grotteschi con ali da pipistrello che versa acqua in una conchiglia sottostante per poi confluire nalla vasca di marmo alimentata da altre due cannelle laterali. Sopra il mascherone si trova lo stemma del Cardinale Felice Passerino, Presidente all’epoca delle acque; più in alto è evidente l’iscrizione dell’avvenuto restauro dellacquedotto papalino ad opera di Papa Corsini:
CLEMENS PAPA XII FONTEM AQUAE FELICIS – IAM DIU COLLAPSUM – PUBLICAE RESTITUIT COMMODITATI – FELICE PASSERINO C.A.C. – ET AQUARUM PRAESIDE – ANNO DOMINI MDCCXXXIII.
Davanti al mascherono scorreva dino ai primi del 1900 il fosso dell’acqua mariana incanalato artificialmente verso Roma. si dice che i produttori di vino dei Castelli Romani utilizzassero il corso d’acqua per trasportare a Roma botticelle di contrabbando eludendo il dazio.



Il governo dell’epoca fece poi costruire una griglia metallica per impedire tale fenomeno che ha poi dato il nome alla località Ferratella nei pressi di Porta Metronia. Testimonianze del corso d’acqua sono ancora individuabili seguendo i tratti dei vari canneti presente in via del Mandrione e presso Tor Fiscale.
Tratto da: Guida del parco di Torre del Fiscale a cura di Demetra soc. coop. sociale onlus

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